Indirizzo

Studio Via Accademia, 56 Milano

Non c’è differenza
tra pittura e scultura

tra una tecnica e l’altra. L’importante è la suggestione, la magia della forma

“Mi soffermo su cose che non sono reali, concrete, palpabili. Scruto ombre, sovrapposizioni di colori, linee, forme non definite. Ho sempre cercato di realizzare opere nelle quali affiorasse qualcosa di spontaneo, inconsapevole. Non mi metto a dipingere sapendo già quello che farò, ma quasi sempre attendo che mi venga suggerito dal mio essere psichico e fisico o da quell’insieme di forme e di colori che vivono nella mia memoria: essi daranno vita a uno “spazio interiore” che poi diventerà l’opera compiuta. Sinonimo di astrattismo? No, non vorrei dare un nome a ciò che realizzo, perché dalla mia pittura nascono anche personaggi curiosi, atipici: coppie innamorate che ballano, che si osservano, si intrecciano, si incontrano o che soffrono.

Contenuti che mi appartengono, spesso inseriti in un contesto dove protagonista è la musica. La tecnica è spesso quella del collage. I materiali che utilizzo sono molteplici: carte riciclate, plastica, vecchi legni, bitume, sabbie, reti di ferro, meglio ancora se arrugginite. Mi diverte molto “giocare” con i fili di ferro, con i fili in generale: creano forme infantili in un’armonia tutta interna. Mi attrae manipolare il gesso che utilizzo di varie grammature, il cemento, tant’è vero che alcuni miei lavori appaiono simili a bassorilievi. Le sculture mi appassionano da sempre, per questo ne ho realizzate alcune impiegando i miei amati materiali. Come colori uso olio, acrilici, smalti, acquarelli, pigmenti (privilegiando quelli di terra), tutto ciò che fa colore e che mi crea emozioni”